Palinuro
A 60 min. da La Suscella
Palinuro è la maggiore frazione di Centola, in provincia di Salerno, Campania. Palinuro si estende sulla piccola penisola dell’omonimo promontorio, Capo Palinuro, rinomato per la bellezza paesaggistica, le sue emergenze naturalistiche e per la presenza di grotte sia emerse, visitabili in barca, che sottomarine, raggiungibili solo in immersione. È una stazione balneare del Cilento, il cui nome è leggendariamente collegato ad un personaggio dell’Eneide, il mitico Palinuro, nocchiero della flotta di Enea, che perde la vita perché il dio del sonno lo fa addormentare con musica e dolci parole e poi lo butta in acqua. Così si avvera quello che il fato aveva sempre detto per far sì che Enea raggiunga il Lazio: uno di loro, un troiano dovrà morire. Enea accortosi della mancanza dell’amico lo cerca ma non trovandolo immagina la sua morte. In realtà, come raccontato nell’Eneide, Palinuro nuota fino a raggiungere la costa, dove viene ucciso dai velini e lasciato insepolto sulla riva del mare. Ma, etimologie leggendarie a parte, nelle cronache e nei documenti medievali e rinascimentali il toponimo si trova solo nella forma Capo Palinudi (presumibilmente quindi dal l. palus-paludis, ‘palude’).
Alcuni scavi effettuati in Località San Paolo intorno agli anni ’50 portarono alla luce una necropoli arcaica risalente al VI sec. a.c. con inumazioni ed arredi funerari, tra cui una moneta riproducente su un lato la scritta PAL-MOL e sull’altro l’effigie di un cinghiale in corsa. Alcuni indizi però e qualche leggenda indicherebbero la presenza umana in quei luoghi già tre secoli prima. Non sono presenti tracce o elementi riconducibili all’epoca romana, anche se è verosimile che le caratteristiche del promontorio siano state utilizzate con assiduità dalle navi sia commerciali che militari dell’antica Roma. Con le scorrerie saracene ed il declino della vicina Molpa si ebbe l’incremento urbano ed abitativo di Palinuro in concomitanza con l’occupazione normanna. Si ha per certa una scorribanda dei Saraceni l’11 giugno 1464 con gravissimi danni inflitti sia all’abitato di Palinuro che in altre località dei dintorni. Ciò che rende unica Palinuro sono sicuramente le bellezze naturali che offre ai suoi turisti. L’Arco Naturale Palinuro è da sempre il simbolo di Palinuro e divide da un lato la spiaggia attrezzata con chiosco e attracco per le barche dirette verso le grotte e dall’altro dalla spiaggetta riservata raggiungibile passando sotto il foro naturale… Il mare è cristallino. Le spiagge ampie e sabbiose (come quella delle Dune) si alternano a tratti rocciosi accessibili solo via mare in cui si nascondono veri gioielli naturali quali la spiaggia del buon dormire o le suggestive grotte. Meritano almeno una visita la spiaggia dell’Arco Naturale, la Spiaggia Marinella e la vicina spiagga del Mingardo il cui incantevole paesaggio é stato più volte scelto come location di film colossal. Da questo luogo é possibile partire per piacevoli escursioni verso angoli di paradiso accessibili solo dal mare ed arrivare sino alla Baia del Buondormire dove la particolare sabbia dipinge il mare con colori suggestivi, i quali mettono in risalto la vicina Isola del Coniglio. Se soggiornate nei pressi di Palinuro non potete perdervi la famosa Grotta Azzurra, il cui caratteristico colore le ha reso giusta fama, o la Grotta del Sangue, nel cui interno le acque assumono sfumatore rossastre, o ancora la Grotta dei Monaci, caratterizzata da formazioni calcaree. Il porto di Palinuro è il maggiore punto di partenza per le escursioni in barca alle grotte marine di Capo Palinuro, operate con i caratteristici gozzi: si possono effettuare dei tour in barca e delle escursioni rivolgendosi agli operatori locali.
Fonti: Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Palinuro_(Centola)) Palinuro (www.palinuro.it)